Tumore e approcci terapeutici

Salute

Definita nella costituzione dell’OMS come uno stato di completo benessere fisico, psichico, sociale e non semplice assenza di malattia, che consente alla persona di condurre una vita produttiva a livello individuale, sociale ed economico!

Malattia

Nella pratica medica, viene definita malattia una “alterazione dello stato fisiologico dell’organismo, in grado di modificare negativamente o eliminare le normali funzioni del corpo“. Tale definizione si riconosce tuttavia generica e limitativa, non comprendendo le dimensioni personali e sociali del fenomeno, dimensioni che invece vengono riconosciute nella letteratura anglo-sassone: disease – ilness – sickness!

Tumore

Definito come sviluppo incontrollato di cellule < anormali > che può localizzarsi in diverse parti del corpo, organo o tessuto che sia. Distinto in benigno (che non si diffonde e raramente rappresenta un pericolo per la vita del paziente) e maligno (costituito da un agglomerato di cellule atipiche che si moltiplicano in maniera incontrollata ed afinalistica). Il tumore maligno è connesso all’immagine diffusa di malattia inguaribile – a prognosi ritenuta infausta! Per contro tale tumore – definito come male del secolo -, può essere sconfitto grazie alla prevenzione ed alla diagnosi precoce, nonché alle sempre più positive risposte alla chemioterapia.

Quattro le regole per una riduzione di mortalità da tumore, stimata superiore al 40%:

  1. Smettere di fumare
  2. Alimentarsi in modo corretto
  3. Rispettare un certo stile di vita
  4. Sottoporsi con regolarità a visite ed esami di diagnosi precoce

Nota: vedasi a proposito il “Nuovo Codice Europeo contro il Cancro“ (cerca su Google), non trascurando inoltre la stretta correlazione tra infiammazione e tumori!
Il tumore < primario > derivato da una proliferazione cellulare afinalistica che dà origine al carcinoma, può successivamente invadere i tessuti circostanti (diffusione) o disseminarsi a distanza originando < metastasi >!

I sintomi in corso di patologia tumorale vanno distinti in:

  • Sintomi specifici d’organo (inquadrabili nel corteo sintomatologico proprio di quell’organo o apparato o sistema);
  • Sintomi aspecifici o generali, attribuibili in parte alla dimensione e diffusione del tumore, in parte alla sintesi di sostanze tossiche – quali le citochine -, responsabili di uno stato flogistico cronico che dà luogo ad una serie progressiva di eventi peggiorativi che – a cascata -, vanno da una incipiente inappetenza, ad una marcata astenia (mediata dalla relativa anemia e che riduce sensibilmente la qualità di vita del paziente), alla cachessia ed all’exitus, favorito da varie concause. In tale contesto si inserisce – o in forma acuta o in forma cronica – il sintomo dolore, che può essere compressivo, infiammatorio e neuropatico: si tenga presente che le metastasi ossee – presenti nel 30-70% dei pazienti affetti da varie neoplasie (mammella, prostata, polmone, rene e tiroide), sono responsabili di una severissima sintomatologia algica! Infine non va trascurata la sindrome depressiva, che interessa oltre il 10% della popolazione affetta da tumore: questi due ultimi aspetti (dolore e depressione), giustificano ampiamente la presenza e dello psicologo e dell’antalgologo nello staff preposto alla assistenza domiciliare del paziente oncologico. La Kubler – Ross ha scritto un libro nel quale vengono distinte le fasi che si verificano in un malato all’annuncio della malattia oncologica, fasi che in sequenza sono: shock, rifiuto, collera, depressione, venire a patti, accettazione e distacco (decathexis), nel quale è presente la speranza. Vanno comunque segnalate in questo contesto doverose precisazioni lessicali, quali il concetto di inguaribilità (?), irreversibilità e malato terminale.

Perdita di autosufficienza

Disabilità: la correlazione tra tumore e perdita di autosufficienza può essere diretta o mediata; la condizione di disabilità implica la perdita permanente – totale o parziale -, delle abilità fisiche, psichiche, sensoriali, cognitive e relazionali, con conseguente incapacità di compiere gli atti essenziali della vita quotidiana che riguardano la mobilità fisica, la cura della propria persona, la possibilità di comunicare! (V. Karnofsky ).

Approcci terapeutici alla patologia tumorale

i possibili trattamenti della patologia oncologica sono rappresentati da:

  • Chirurgia;
  • Chemioterapia;
  • Ormono-terapia;
  • Radioterapia;
  • Impiego di sostanze (interferone, citochine, anticorpi naturale e monoclinali), che interferiscono sulla crescita tumorale;
  • Terapia genica, che utilizza delle tecniche che consentano di riparare il o i geni < difettosi >, a seguito del riscontro che all’origine del tumore vi è una mutazione genica!

Cure Domiciliari

L’utilizzo della denominazione Cure Domiciliari anziché “ Assistenza Domiciliare “, risponde alla necessità di distinguere in modo esclusivo le cure sanitarie da quelle di natura socio-assistenziale e tutelare. Le cure domiciliari si distinguono in relazione dei bisogni: cure domiciliari prestazionali, cure domiciliari integrate di I-II livello, cure domiciliari integrate di III livello e cure palliative a malati terminali.

Cure Palliative

Rappresentano un adeguato approccio al malato con malattia cronica (oncologica) in fase avanzata, con l’obiettivo di garantire la migliore qualità di vita possibile più che la sopravvivenza se perseguita con “accanimento “, in cui si pone al centro della attenzione non più la malattia ma il malato nella sua globalità: Cure palliative non significano Eutanasia!

Hospice

Struttura sanitaria demandata al ricovero temporaneo di pazienti oncologici in fase avanzata di malattia che non abbiano un adeguato supporto familiare o in assenza di famiglia, o per i quali le stesse cure domiciliari non sono in grado di “supportare“ il paziente in tutti i suoi bisogni. Tale ricovero può avere la durata massima di un mese! Anche a Pesaro è prevista l’istituzione di un Hospice!

Si fa doverosamente presente che tale elaborato è stato “estratto“ da Pubblicazioni e Lavori presenti e consultati in internet!

Diritti dei pazienti oncologici

  • Riconoscimento della Invalidità Civile (richiedere visita medica presso uffici invalidi dell’ASL);
  • Collocamento dei disabili (v. legge n.68 del 1999);
  • Sostegno sociale e tutela sul lavoro (permesso di assentarsi dal lavoro al paziente e familiari);
  • Assegno di accompagnamento: in caso di impossibilità a svolgere gli atti della vita quotidiana;
  • Contrassegno per circolare: possibilità di parcheggiare l’auto negli spazi riservati a disabili;
  • Esenzione di pagamento per farmaci ed esami: tesserino personale con codice: 048